Progetto “Laboratori genitori”

Con la finalità di supportare il percorso delle famiglie e degli educatori nella scuola, accompagnandoli con interventi professionali di formazione, supporto e accompagnamento tecnico, in un’ottica di prevenzione del disagio e di promozione del benessere nella relazione educativa, l’Associazione Cerchi d’Onda ha attivato nel corso di vari anni diversi «laboratori genitori». Sono stati coinvolti gruppi di genitori e docenti di alunni di diverse scuole di Roma e provincia appartenenti a diversi gradi di istruzione (infanzia, primaria e scuole superiori) tra i quali: I.C. De Sanctis di Genzano; I.C. Marianna Dionigi di Lanuvio; Scuola Infanzia Gioacchino Gesmundo di Roma; I.C. Giovan Battista Valente di Roma; I.I.S.S.  Giorgio Ambrosoli di Roma; Liceo Scientifico Nomentano di Roma.

Ogni laboratorio è stato condotto da due psicoterapeute. Il loro intervento ha guidato i partecipanti sul riconoscimento dei bisogni evolutivi e dei compiti di sviluppo del bambino nelle diverse fasi evolutive, nonché delle risorse del genitore nel prendersi cura dei propri bisogni e del proprio figlio; allo stesso modo per quanto riguarda la relazione educativa che si stabilisce tra l’insegnante e l’alunno.

Al termine degli incontri i genitori hanno apprezzato gli argomenti trattati perché corrispondenti in modo concreto alle loro necessità e bisogni come genitori (avere informazioni sullo sviluppo, l’uso dei messaggi IO, l’importanza del linguaggio emotivo e dei valori condivisi in famiglia, la capacità di usare un linguaggio concreto nel dare regole e limiti); la possibilità di lavorare su esperienze concrete con l’apporto e lo scambio tra tutti i partecipanti, sia genitori sia docenti; la possibilità di sentirsi sereni nell’esporre i propri problemi quotidiani con la guida di esperti; la semplicità e la concretezza nell’affrontare argomenti importanti; la possibilità di mettersi in gioco e crescere con i propri figli; la possibilità di individuare alternative di fronte a modalità educative poco funzionali allo sviluppo del bambino; avere strumenti per credere di più nel proprio «essere» genitore; la possibilità di riflettere in prima persona sui propri atteggiamenti e vissuti, di mettersi in discussione come genitore; la possibilità di immaginarsi come specchio dei bisogni del figlio, per contribuire allo sviluppo della sua autostima.

In grande maggioranza i partecipanti hanno espresso il desiderio di poter continuare a lavorare sulla propria genitorialità, proprio perché questi laboratori sono stati un sostegno nell’affrontare il ruolo genitoriale.

Anche i laboratori specifici a cui le insegnanti hanno preso parte, si sono dimostrati molto efficaci nel fornire strumenti per poter operare a sostegno in particolare di studenti che vivono situazioni di disagio.

Marta Rossi