Al termine della SFAF 2022, col cuore gonfio di gratitudine ma anche di fiducia e speranza, ecco quanto letto durante la celebrazione finale.

***

Carissimi,

essere brevi nel dire GRAZIE ora è impossibile …tanto grande è la voglie di abbracciare ciascuno di noi dal più grande al più piccolo perché ciascuno ha provato a fare un passo per guardare l’altro per come il Signore lo guarda e questo ci dispone alla fiducia nel tornare a casa.

Un grazie con nome e cognome lo vogliamo dire ai relatori. Fernando con le sue mani bucate che parlano….Maria Gioia, Mara, Claudia, Francesca: donne belle ,accoglienti, attente, sollecite, capaci, pronte, amabili, multitasking ma soprattutto multicuoring.
Grazie agli occhi ridenti di Gigi, Maurizio e Raffaele: occhi non giudicanti, pacati solidi ,curiosi ,allegri, profondi, pronti che hanno visto quel punto di bene che c’è in noi dandoci l’opportunità e la parola per muovere anche solo un passo nuovo .

Senza indugio vogliamo dire grazie al consiglio di Cerchi D’Onda che cambia quello c’è da cambiare e fa crescere questa Sfaf verso orizzonti che ogni volta ci stupiscono.

Riconosciamo in ciascuno di voi il gesto di cura e fatica per rendere sempre più bello il nostro incontro, grazie per la vostra vita che ci dice cosa è servire, grazie perché questo consiglio si allarga sempre di più sollecitando tanti a mettersi a disposizione.

E’ bello vivere con voi qui e durante l’anno perché questo dice a ciascuno di noi: Guarda qual è il talento che hai ricevuto e riconosci la tua responsabilità di cura.…siete i nostri angeli e nominativi tutti non si può servirebbe un calendario.

Grazie dal profondo del cuore ai bimbi che hanno ascoltato gli animatori, grazie ai ragazzi che si sono messi in gioco e quindi GRAZIE a questa meravigliosa équipe di animatori. Davvero guardandovi insieme gustiamo un pezzetto di Paradiso, siete il miracolo che cerchiamo.
Voi animatori e chi si prende cura di voi mostrando l’energia e la gioia della vita siete il più grande spettacolo dopo il Big Bang.

 

Marta Rossi