Progetto: “Con la musica e danza verso la felicità”

Il progetto “Con la musica e danza verso la felicità. Superare i traumi infantili con la musica e la danza” finanziato dall’Associazione Cerchi d’Onda è stato realizzato nel 2013 presso l’istituto di accoglienza e di educazione dei bambini “Mala škola”, in Bosnia (Piccola scuola) dove opera la Comunità di Suore Francescane Educazioniste di Cristo Re.

Prima della guerra (1991.- 1995.) la città di Vareš  contava 22.000 abitanti. Oggi ne conta circa 13.000 di qui  2.700 sono i cattolici e il resto musulmani. La guerra ha segnato profondamente questa città che una volta contava su di una ricchezza mineraria oggi andata perduta. Ora la città si trova in uno stato d’emarginazione che non dà prospettive per il futuro.

Vares è una regione rurale dove la maggior parte della gente è disoccupata e le famiglie sono ai margini della povertà. Per l’esistenza di gravi problemi, sempre più persone cadono in uno stato d’inutilità e di disperazione. Alla ricerca di una via d’uscita da queste situazioni spesso si sentono indifesi e attirati dai mezzi errati quali la prostituzione, l’alcol, droga, ecc. Le conseguenze di tutto ciò si ripercuotono sui bambini.

Tanti bambini e giovani hanno bisogno molto di più di quanto le loro famiglie e le comunità in cui vivono sono in grado di fornire. La città non ha gli eventi culturali, educativi, ricreativi ne’ altre attività necessarie per la vita normale e lo sviluppo dei bambini e dei giovani. In aggiunta agli istituti d’istruzione di base (le scuole, la comunità parrocchiale, le altre comunità religiose), non ci sono istituzioni e organizzazioni che offrano ai giovani l’educazione ai valori umani ne’ culturali. Tra l’altro le istituzioni che si dovrebbero prendere cura dei bambini abbandonati o delle famiglie che non possono sostenere i bambini non sono organizzate e non agiscono in tempo. Così non è raro incontrare dei bambini che per giorni camminano per le strade e nessuno si chiede di loro. Non è raro visitare delle famiglie con numerosi bambini che non hanno nessuno stipendio né l’aiuto finanziario dallo stato. Spesso accade che questi bambini siano pure abusati e maltrattati dai genitori stessi che, pur di soddisfare il loro bisogno di sigarette o alcool li mandano a mendicare.

La casa famiglia “Piccola scuola” è una comunità d’accoglienza di tipo familiare per i bambini e i ragazzi con le situazioni di disagio personale e familiare che hanno un impatto negativo sulla loro vita, sulla crescita e sulla loro realizzazione. I bambini vivono nella casa famiglia 24 ore su 24, e ospita circa 20 bambini di età compresa tra i tre e i dicianove anni.

La maggior parte dei bambini accolti in istituto viene da una situazione familiare molto travagliata e difficile, dalla situazione in cui sono state soddisfatte le loro esigenze e i bisogni di base. I bambini hanno vissuto i loro primi anni di vita senza amore genitoriale e stimolo sano che permettono la crescita e lo sviluppo normale, senza un ambiente favorevole, senza l’assistenza di base e di stimoli ed esperienze adeguate. La maggior parte dei bambini è cresciuto in un ambiente molto violento e aggressivo che ha lasciato profondi segni negativi in tutte le dimensioni, cognitiva, relazionale e soprattutto in quella emozionale. I bambini arrivano nella nostra struttura portando con sé le conseguenze di questo modo di vivere: bassa autostima e scarsa fiducia in se stessi, incapacità i esprimere e controllare le proprie emozioni, aggressività in relazione con se stessi e con gli altri, depressione e la paura di ciò che li aspetta, insoddisfazione e rabbia nei confronti dei genitori, ecc.

I bambini che si trovano in queste situazioni hanno bisogno necessariamente di essere aiutati e accompagnati nella crescita attraverso la vicinanza quotidiana, l’attenzione e l’amore. Molto spesso i bambini necessitano soprattutto di un sostegno psicologico.

Il progetto realizzato ha voluto coadiuvare il lavoro degli psicologi, tenendo presente l’importanza del ruolo della musica e della danza come terapia. Questo tipo di attività con la musica e la danza ha rappresentato per i bambini una nuova esperienza, un nuovo slancio e un contributo al loro sviluppo personale, un sostegno nel superare traumi infantili.

Accanto alle cure quotidiane per i bambini della casa famiglia, la struttura opera anche a favore di bambini che vivono in città che hanno situazioni familiari molto problematiche e conflittuali, indipendentemente dalla loro appartenenza religiosa o etnica. Nel corso degli anni tanti bambini della città hanno partecipato alle diverse attività teatrali e artistiche organizzate dall’istituto.

Queste attività, che non sono soltanto per i bambini dell’istituto, sono una risorsa anche per molti bambini senza doverli separare dalle loro famiglie.

Il progetto, attraverso le attività della musica e della danza ha permesso ai bambini di sviluppare capacità comunicative, di accettazione di se stessi e degli altri, di far emergere una consapevolezza positiva di se stessi oltre che facilitare la gestione dei problemi familiari.

Questa è stata anche l’occasione per i bambini e i giovani di diverse appartenenze etniche e religiose, in modo creativo e interessante, di vedere ciò che hanno in comune e che è importante nella vita, per sperimentare come sia possibile vivere insieme, lavorare e lottare per una migliore qualità della vita.

Attraverso la realizzazione di i laboratori di musica e danza che sono attività che ci rilassano, divertono e derivano da una passione, i bambini sono stati facilitati ad esprimere le proprie emozioni e a parlare molto di se stessi.

Attraverso la musica, il movimento e la danza i bambini hanno potuto manifestare anche quello che non si può pronunciare con le parole, utilizzando il movimento e la danza nel processo creativo, si è riusciti a favorire l’integrazione emozionale, cognitiva, sociale e fisica.

Proprio grazie alla possibilità di comunicare a livello non verbale è possibile sbloccare e, infine, liberare alcune emozioni e alcuni contenuti repressi che per i bambini con trauma ha una grande importanza.

Nel progetto oltre alla la danza è stata integrata anche la parte della musica (musicoterapia) che ha avuto un ruolo e un effetto positivo sullo sviluppo dei bambini, facilitando la stimolazione positiva, il riconoscimento delle proprie emozioni e il modo possibile di esprimerle.

Marta Rossi