L’animazione familiare: metodo e condizioni

Secondo incontro del laboratorio di Pastorale Familiare

Paestum 25, Agosto 2015

Il secondo incontro del laboratorio di Pastorale Familiare (PF), ha lo scopo di guidare le coppie e i religiosi nella progettazione di un incontro di PF. Prima di entrare nel merito e definire dettagli operativi è bene chiedersi: chi è l’Animatore Familiare? Alcune caratteristiche: non impone il suo passo, trova il punto di accessibilità al bene, far emergere il bisogno di una verifica e di una ricerca, offre uno sguardo globale, stimoli i partecipanti alla consapevolezza, ecc.

Una centralità la assume il metodo. La proposta dei tre relatori – Mario Oscar Llanos, Loredana Simeone, Ruggiero Diella – consiste nel dare rilievo alla relazione centrandosi sul gruppo, le sue risorse, lo stile e la capacità di ricezione dei contenuti. Il metodo è tanto importante quanto i contenuti: da vita al progetto, pone al centro la parola,  sostiene le riflessioni e i ragionamenti delle persone. E’ il metodo dell’animazione che promuove esperienze positive, pregnanti, marcanti il gruppo di PF.

Alcune indicazioni per l’avvio di un gruppo di PF. Primo, è necessaria un’opera di sensibilizzazione alla PF. Secondo, il gruppo è chiamato a dare risposta ad un bisogno pastorale. Terzo, vanno riconosciute le persone nella famiglie. Quarto, porre attenzione e  cure all’ambiente, la frequenza, i contenuti e l’animazione dei figli.

La PF più che una pastorale specialistica e settoriale, è un vissuto umano, e come tale non necessariamente gli animatori la devono limitare al gruppo parrocchiale o ad un unico ambito territoriale specifico. Non possiamo pensare ad un’esperienza di Chiesa come limitata ad un contesto territoriale o parrocchiale.

Contenuti e spunti per avviare un PF nelle proprie realtà: educazione dei figli, problemi esterni al gruppo, i documenti della Chiesa, problemi personali, di coppia, di famiglia, ecc. I contenuti hanno un valore in sé ma soprattutto possiedono una funzione formativa. I temi sono stimoli che aiutano le persone a far emergere le loro posizioni, decisioni e riflessioni relativamente alla famiglia e al proprio vissuto familiare.

Il materiale del secondo incontro è disponibile qui.